Gruppi misti e “per livello”? Dal gioco libero a tolleranza e protagonismo

Chi non si è mai fatto questa domanda? Se qualcuno di noi è mai stato con bambini e ragazzi in qualsiasi sport di squadra si sarà reso conto che esistono una serie di problematiche nell’eterogeneità dei gruppi e si sarà chiesto come risolvere la questione. Dividere i bambini? farli allenare per fasce di livello? o […]

Il punto di partenza: la consapevolezza, con Sara Landi

Più che un episodio, quello di oggi è un viaggio in noi stessi. Noi allenatori. Siamo con Sara Landi, psicologa dello sport e, tra le altre cose, Responsabile Nazionale dell’Area Psicologica del settore giovanile scolastico della FIGC. Con lei parliamo di un tema che riteniamo fondamentale, forse il tema di più grande importanza per un […]

Cambia prospettiva: un approccio mentale per crescere, con Dimo Mental Coach

Torniamo per la terza volta con il nostro Dimitri Giudici. Con lui, in duplice veste di mental coach e allenatore, abbiamo approfondito il tema della specializzazione del ruolo, toccandolo da una Prospettiva diversa. La prospettiva, appunto, farà da protagonista di questa chiacchierata trasversale. Grazie ad essa ci renderemo conto di come assumere altri ruoli all’interno […]

Autoefficacia: cos’è e cosa voleva dirci Albert Bandura

In questo episodio scopriremo cos’è la self-efficancy, termine coniato durante le ricerche da Albert Bandura, che ancora oggi è pieno di significato ed è base di numerosissime ricerche in ambiti di apprendimento e insegnamento. Parleremo di quali sono le implicazioni pratiche per noi allenatori, per comprendere come tenere in considerazione la percezione di propria efficacia […]

Emozionarsi per apprendere: il divertimento per allenare i giocatori

“A ogni processo cognitivo corrisponde un tracciato emozionale. Il nostro cervello pensa e sente.” Questa frase, che abbiamo citato nel nostro precedente episodio podcast I 3 fattori favorenti l’apprendimento: Tu li tieni in considerazione?” e tratta dal libro “Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere” di Daniele Lucangeli, Professoressa di Psicologia dello sviluppo presso l’Università degli […]

Gestire il cambiamento di allenatori e bambini, con Isabella Gasperini

Ci sono due topi e due gnomi che ogni giorno si alzano per andare a cercare del formaggio in un labirinto, col la certezza di ritrovarlo sempre nello stesso posto. Quando un giorno la riserva di formaggio finisce, dovrebbero cominciare a cercarlo nuovamente, facendolo in maniera diverse da come hanno sempre fatto. I topi si muovono subito. Gli gnomi no.

Oggi siamo con Isabella Gasperini, Psicologa dello sport e docente AIAC, con la quale parliamo del cambiamento, in un momento difficile in cui cambiare diventa necessità.

La prima fase del processo del cambiamento è il rifiuto.

Ormai, però, dobbiamo averla passata. Servirà fare qualcosa di diverso per il nostro calcio e per i nostri bambini.

Quattro con chiacchiere con Isabella, propositivà e fiducia.

Comunicare e creare obiettivi, le chiavi per il Successo? Con Matteo Vagli (parte 2)

La comunicazione chiara può essere il vero valore aggiunto nelle società? E gli obiettivi giusti?

Alla fine lo state capendo ogni giorno di più, non basta più essere i migliori in un particolare ambito e il migliore professionista di qualcosa se alla fine non si è in grado di comunicare quello in cui credi. E no, non stiamo parlando di marketing, ma parliamo di una comunicazione efficace tra le risorse interne alla società.

L’allenatore deve essere in grado di formare il ragazzo anche su questo, prepararlo a creare, e crearsi, una stuttura comunicativa adatta a esprimersi al meglio, ma siamo sicuri che gli allenatori sappiano come comunicare?

Gli allenatori hanno la responsabilità di creare uomini e proprio per questo devono munirsi delle capacità adatte.

Oggi con Matteo concludiamo il discorso aperto qualche episodio fa e cerchiamo di dare i nostri pareri, come al solito, in modo fighetto.

Allenare la mente del formatore. Con Matteo Vagli (parte 1)

Oggi chiacchieriamo con Matteo Vagli in tema di obiettivi e di quanto il cambiamento sia vitale per il mondo che stiamo vivendo attualmente.

Matteo è uno psicologo dello sport che, seppur giovane, ha davvero una lunga esperienza nel campo.

Oggi abbiamo il piacere di averlo sul podcast Cambiodicampo con la prima parte dell’episodio.

Troppo spesso non siamo abituati ad allenare la parte mentale nei nostri atleti ed é quello che, forse, permette di fare il vero salto di qualità sia nel mondo cognitivo che emotivo.

Ma quante volte abbiamo il coraggio di dire a noi stessi formatori che dobbiamo anche noi essere pronti per allenare la nostra mente?

Oggi spostiamo un po’ il focus, parliamo più dell’allenamento mentale del formatore e di come un cambiamento in lui abilità una serie di comportamenti positivi nei suoi atleti.

Attitudini nel Calcio: Allenare il Calciatore

Attitudine [dal lat. aptitudo: adatto»]: disposizione (fisica o mentale) innata o acquisita col tempo che facilita lo svolgimento di una particolare attività.

Così detta, sembra invero che tanti allenatori non provino ad allenarle le attitudini del calcio, specialmente in età giovanile. E sembra altrettante impossibile che, ribaltando il discorso, a volte non si valutino le attitudini del calciatore per far si che faciliti ciò che dovrà fare in campo, a dipendenza del ruolo, delle funzioni di gioco e delle scelte che di troverà a dover prendere.

Si deve allenare il gioco e i giocatori. Quasi sempre, invece, vediamo allenatori che allenano sè stessi o, ancor peggio, allenano l’allenamento.

Oggi parliamo di attitudini, umane e sportive. Cercheremo di darti una visione di cosa pensiamo che l’allenatore debba allenare, vedere e comprendere in campo, a partire dai giocatori, non da sé stesso. Così facendo, sarà lo stesso allenatore ad accompagnare la crescita dei propri atleti adattandosi, appunto, alle loro caratteristiche attitudinali.

Se vuoi saperne di più il titolo del libro citato al minuto 7 è: “l’arte di sbagliare”, di Kathryn Shulz (libro consigliatissimo).

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